Istituto Allergologico Italiano

RINITE ALLERGICA (NON POLLINOSI)

La rinite allergica non stagionale, provoca segni e sintomi simili al raffreddore, come naso che cola, prurito agli occhi, congestione, starnuti e pressione sinusale. Ma a differenza del raffreddore comune e della pollinosi, la rinite allergica non è causata da un virus o da un'allergia ai pollini. Essa è causata da una risposta allergica ad allergeni dell’ambiente presenti per lo più in locali al chiuso, es. in casa, o in ufficio, ecc., come gli acari della polvere o la forfora e la saliva diffusi nell'ambiente da gatti, cani e altri animali domestici con peli o piume o le muffe che possono localizzarsi nelle pareti. Se l'allergia è all'acaro domestico o alle muffe i sintomi in genere sono perenni e si manifestano negli ambienti in cui sono presenti questi allergeni. Se l'allergia è dovuta ad un animale domestico il paziente generalmente se ne rende conto, perché i sintomi compaiono o peggiorano a contatto con l'animale responsabile.

La diagnosi è impostata in base alle notizie raccolte nella storia clinica del paziente, quando queste mettono in evidenza il rapporto tra la presenza dei sintomi e gli ambienti o gli animali in causa. Si eseguono poi le cutireazioni con i diversi allergeni dell'ambiente interno, che indicheranno gli allergeni responsabili. In caso che il risultato delle cutireazioni lasci dei dubbi sulla reale identità dell'allergene in causa, come molto raramente può accadere, questi possono essere confermati con un esame delle IgE specifiche per l'allergene in causa, che si esegue mediante un prelievo di sangue.

Il trattamento delle riniti persistenti, ove possibile, trarrà un grande vantaggio dall'eliminazione della causa dell'allergia presente nella casa. Ad esempio un animale domestico dovrebbe essere allontanato, mentre le muffe vanno rimosse con sanificazione delle pareti infette. Per l’acaro è quasi impossibile la sua rimozione dalla casa ma vi sono delle norme cosiddette di “bonifica” che vanno applicate e che riducono la carica dell'allergene dell'acaro nell'ambiente. Tuttavia non sempre è possibile rimuovere o ridurre l'allergene da un'abitazione e quindi è importante in questi casi sottoporre il paziente a un trattamento d'immunoterapia specifica, cioè ad una vaccinazione verso lo specifico allergene individuato. Questo trattamento è in grado di ridurre l'intensità dei sintomi, fino a una completa scomparsa dopo un ciclo di tre anni.

SKIN PRICK TEST

Cutireazioni (Skin Prick Test). Tante gocce, corrispondenti ciascuna ad un singolo estratto allergenico sono disposte sulla cute degli avambracci, in seguito attraverso ogni goccia viene eseguita una punturina della pelle sottostante. Le gocce poi vengono asciugate e si attende circa 20 minuti per vedere se la piccolissima quantità di estratto allergenico trascinata all’interno della pelle dalla punturina provoca una reazione. In caso di reazione positiva comparirà un piccolo pomfo rilevato maggiore din2 mm di diametro, circondato da un alone di rossore.

IgE DEL SANGUE

Analisi delle IgE del sangue. Un campione di sangue viene inviato al laboratorio per misurare la risposta del tuo sistema immunitario a un allergene specifico. Il test è chiamato anche Test di Radio- Allergo-aSsorbimento (RAST), e misura nel sangue circolante la quantità di anticorpi che provocano allergie, noti come immunoglobuline E (IgE).