Istituto Allergologico Italiano

Allergie a farmaci. A cosa prestare attenzione


allergia a farmaci

Fig. 1 allergia a farmaci

Tratto da NIH News in Health – Marzo 2022

I farmaci sono un’arma preziosa e potente contro i germi e le malattie batteriche. A volte, però, alcuni soggetti in risposta ad alcuni farmaci possono avere una reazione allergica. Se questa si verifica, il medico evita di utilizzare il farmaco responsabile per il rischio di gravi conseguenze. Le reazioni allergiche a farmaci si manifestano con eruzioni cutanee, quali arrossamenti e prurito o pomfi di orticaria o gonfiori sottocutanei (angioedemi). In rari casi la reazione può manifestarsi in modo molto grave e in questo caso si definisce come “anafilassi”. Questa grave reazione si manifesta con caduta della pressione arteriosa fino al collasso cardiocircolatorio, gonfiore della gola o della lingua e asma con grave difficoltà di respirazione. L'anafilassi se non è trattata immediatamente può anche portare alla morte.

Qualsiasi farmaco può causare un'allergia ma gli antibiotici e alcuni antidolorifici o FANS la provocano più frequentemente di altri. Tra gli antibiotici, la penicillina è il farmaco che più spesso è segnalato come causa di reazioni allergiche. Si è recentemente visto, però, che non tutti i casi dichiarati come “di allergia alla penicillina” lo sono veramente. Ad esempio negli Stati Uniti circa il 10% delle persone ha riportata nella cartella clinica personale la segnalazione di un’allergia alla penicillina ma solo nell’1% circa di queste segnalazioni l’allergia alla penicillina è stata confermata dalla positività degli specifici test, mentre nel 99% i test sono risultati negativi.

La sovrastima del problema è in gran parte dovuta a un’errata attribuzione ad allergia alla penicillina di alcuni effetti collaterali del farmaco, quali nausea, vomito, diarrea e mal di testa. Inoltre, spesso vengono attribuite ad allergia reazioni che non dipendono dal farmaco ma dall’infezione stessa o anche da una interreazione dell’antibiotico con una specifica infezione (ad esempio i rash cutanei da amoxicillina in corso di mononucleosi infettiva). Inoltre, si è visto che molti pazienti che hanno realmente avuto una reazione allergica alla penicillina perdono quest’allergia dopo alcuni anni: il 50% di loro entro cinque anni e l’80% entro 10 anni.

Tenuto conto di questi dati, le ultime Linee Guida internazionali raccomandano di non accontentarsi di una segnalazione di “allergia alla penicillina” ma che si deve inviare ogni paziente così etichettato allo specialista allergologo perché l’allergia ai farmaci sia verificata con appropriati test allergologici.

Essere etichettato come allergico a un farmaco non è semplicemente un piccolo inconveniente. Infatti, i farmaci alternativi potrebbero essere meno efficaci o avere un rischio maggiore di effetti collaterali. Inoltre, per quanto riguarda la penicillina, alcuni antibiotici alternativi possono stimolare la crescita di batteri antibiotico-resistenti, che a loro volta provocano infezioni difficili da trattare e potenzialmente fatali. In definitiva una dichiarazione errata di “allergia agli antibiotici”, in particolare alla penicillina, può essere causa per il paziente così etichettato di un maggior numero di visite ambulatoriali, ricorsi al PS, ricoveri ospedalieri e di un tasso di mortalità maggiore e, per la comunità, di un elevato rischio di comparsa di batteri resistenti a molti antibiotici e relative infezioni difficili da curare.

Un Centro allergologico qualificato può confermare o negare un’ allergia ai farmaci del sottogruppo penicilline. In determinate situazioni, si possono eseguire dei test cutanei, che consistono in lievi punture della pelle con un ago per consentire a una piccola quantità di farmaco di entrare nella pelle. Se il test cutaneo è negativo, l’allergologo può confermarlo con un Test di Scatenamento orale, cioè con la somministrazione di dosi crescenti del farmaco in ambiente protetto, che comporta cioè la continua presenza di personale medico e infermieristico specializzato e di un rianimatore (Day Hospital o Macro Attività Complessa).

Se pensi di avere un'allergia a un farmaco, parlane con il tuo medico perché ti indirizzi a un Centro Allergologico qualificato dove viene eseguita la diagnostica allergologica a farmaci in regime di MAC. È importante fare il test prima di aver bisogno di nuovo del farmaco, ciò può evitare inutili ritardi nel trattamento.