Istituto Allergologico Italiano

Contatto precoce con animali e protezione da allergie


Neonato e gattoUna volta si consigliava di non tenere i neonati a stretto contatto con animali domestici, perché si pensava che questi ultimi favorissero lo sviluppo di malattie allergiche. Recentemente sono comparsi diversi studi dimostranti che, viceversa, i bambini esposti nei primi mesi di vita ad animali sviluppano meno malattie allergiche rispetto a quelli non esposti. Non erano ancora chiari però i meccanismi della protezione.
Nel numero di settembre del Journal of Allergy and Clinical Immunology è comparso uno studio che, confermando il ruolo protettivo della presenza di animali sulle allergie, fornisce una prima spiegazione del meccanismo.
Hanno partecipato allo studio 115 neonati, 51 che avevano animali (cani, gatti o conigli) nell’abitazione e 64 privi di animali. Tutti i neonati, indistintamente avevano una predisposizione familiare a sviluppare allergie.
A un mese di età è stata ricercata nell’intestino dei neonati la presenza del DNA dei due bifidobatteri thermophilum e pseudolongum, ospiti abituali dell’intestino degli animali. La presenza del DNA di questi batteri è stata trovata in un terzo dei bambini esposti agli animali e solo nel 14% di quelli non esposti. A sei mesi di età a tutti i bambini sono state fatte le cutireazioni per i principali allergeni inalatori e alimentari e 19 sono risultati allergici. Sorprendentemente nessun bambino allergico aveva B. thermophilum nell’intestino.
Gli autori concludono che il contatto precoce con gli animali può determinare la colonizzazione nell’intestino del neonato di bifidobatteri di origine animale (es. B. termophilum), che a sua volta avrebbe un ruolo protettivo sullo sviluppo di allergie.
Già si sapeva che i bifidobatteri abitualmente presenti nell’intestino umano proteggono i neonati dallo sviluppo di allergie ma questo studio ha dimostrato il ruolo protettivo sulle allergie dei bifidobatteri di provenienza animale. Questi risultati sono molto interessanti ma vanno accolti con la dovuta prudenza, perché si tratta di una prima segnalazione assoluta, che andrà quindi confermata.