Istituto Allergologico Italiano

Reazioni da farmaci

Buongiorno Dottore,
Qualche settimana fa' sono stato portato in ospedale dal 118 per un sospetto shock anafilattico da farmaco (il Plasil).
In effetti, a parte i fermenti lattici, l'unico farmaco che ho preso in quella giornata, e che non avevo mai preso in vita mia, è stato il Plasil.
Detto questo, ho avuto un edema alla gola, mi si è gonfiata la lingua fino a non farmi più respirare, ma non è stata l'unica reazione; susseguentemente mi si è per così dire "stortata" la testa verso la parte sinistra del collo e verso l'alto, creandomi una contrattura e dopo di questo, come ultimo, la mascella ha iniziato a muoversi scompostamente sia a destra che sinistra, con tanto di tremori da farmi sembrare una persona affetta da Parkinson.
In pronto soccorso, alla fine, hanno pensato di darmi una compressa di Disipal per rimuovere la contrattura e, non so se per quello o meno, ma dopo altre 2 ore ero di nuovo normale.
Ci tengo a precisare che in vita mia non ho mai manifestato od avuto nessuno degli effetti elencati, ne come reazione a farmaci ne come altro.
Se a questo aggiungiamo che circa 20 anni (ho 35 anni) fa avevo fatto dei test allergologici alla Maugeri di Pavia (test che sono stati aboliti in seguito) proprio perchè avevo avuto reazioni cutanee in seguito all'assunzione di aspirina ed anche in seguito ad assunzione di bactrim, il quadro dovrebbe esserLe abbastanza completo.
Per finire l'excursus, se assumo tachipirina avverto poco dopo dolori ai reni e anche qui il medico di base ha ipotizzato una possibile allergia al principio attivo.
In base a quanto Le ho esposto, sempre in ospedale, mi è stato consigliato di fare una visita alla Maugeri..
Purtroppo per me, non solo a tale visita mi hanno comunicato che i test fatti 20 anni prima sono stati deprecati a causa della loro scarsa affidabilità, ma mi hanno anche spiegato che non esiste a tutt'oggi un test predittivo, del tipo basato su prelievo del sangue, che possa dare risultati certi relativamente alle allergie farmacologiche.
Poi ho letto sul Corriere della Sera online una Sua intervista dove parlava del "test di attivazione dei basofili (BAT)" basato su un semplice prelievo del sangue. Ora Le chiedo, questo test è già efficace?
Sarebbe possibile, tramite questo esame, fare uno screening su un certo numero di farmaci (del tipo qualche antibiotico, qualche antidolorifico, faccio solo un esempio) per avere una sorta di vademecum su quello che posso e quello che non posso assolutamente prendere? È possibile farlo da Voi (o dove è possibile farlo)?
L'importanza di questo tipo di test è elevatissima, perchè io vorrei farlo fare anche a mio figlio che ha solo 4 anni e mezzo, al quale non vorrei aver passato qualche allergia farmacologica, e dato che non è assolutamente invasivo, sarebbe perfetto.
La ringrazio in anticipo e mi scuso per la lungaggine, ma era fondamentale per darLe un quadro chiaro della situazione.

Risposta

La diagnosi delle reazioni da farmaci resta ancora molto complessa e difficile. I test cutanei con i farmaci non sono attendibili eccetto che per alcuni antibiotici. In questo caso vanno però utilizzati particolari preparati diagnostici. Il test di attivazione dei basofili è ancora in fase sperimentale e, come precisavo in quell’articolo, non è ancora utilizzabile con piena affidabilità per la diagnosi corrente. Probabilmente tra qualche anno potrà venire utilizzato come routine.
Al momento attuale non resta che fare un test di tolleranza che si esegue:

  1. con piccole dosi aumentati del farmaco da provare;
  2. per farmaci alternativi;
  3. evitando assolutamente di provare il farmaco che si sospetta aver provocato la reazione;
  4. in ambiente protetto come nel corso di un ricovero in DH in una struttura allergologica accreditata.