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Il programma Warp Speed


Il 30 Aprile scorso Trump ha rispolverato Warp Speed, cioè la Velocità di curvatura, quella dell'Enterprise del capitano Kirk per presentare brevemente un programma per lo sviluppo, la fornitura, la produzione e la distribuzione, entro il gennaio 2021, di 300 milioni di dosi di un nuovo vaccino per il COVID-19. “Eseguiremo il progetto così velocemente come non l’avete mai visto prima”. Alla dichiarazione tuttavia non è seguita una pubblica presentazione del programma ma sono trapelate solo delle indiscrezioni, non si sa quanto spontanee, da parte di funzionari governativi rimasti anonimi.

foto di laboratorioQuello che si è saputo è che Warp Speed sarà guidato da diversi esperti del governo, dell'industria e dell'università, che ci sarà una prima selezione di 14 progetti di vaccino anti SARS-CoV-2, tra quelli attualmente già in realizzazione, che subiranno una forte accelerazione fino a una seconda selezione che li ridurrà agli 8 migliori, infine solo 4 di essi saranno portati a termine. Quattro vaccini diversi garantiranno la disponibilità di alternative per ogni eventuale evenienza. La selezione iniziale non comprenderà progetti cinesi. Due criteri chiave guideranno la scelta dei progetti: la sicurezza e la possibilità di produrli agevolmente in centinaia di migliaia di dosi. Entro luglio inizierà la sperimentazione sull'uomo degli 8 vaccini e un programma su larga scala per valutarne la sicurezza. Parallelamente alle prove, il progetto getterà le basi per la produzione industriale su larga scala dei quattro vaccini finali.

Non si nasconde che il programma è destinato alla esclusiva protezione degli Stati Uniti, tuttavia, una volta risolta la questione interna, i vaccini potranno essere messi a disposizione del resto del mondo. Sarebbe anche consentito condividere alcune informazioni scientifiche con gli scienziati internazionali.

La comunità scientifica che si occupa di vaccini, in primis quella americana in realtà ha espresso qualche perplessità a seguito dell'annuncio di Warp Speed. I due aspetti criticati sono in primis la rinuncia alla collaborazione internazionale e poi il proposito di riservare i vaccini esclusivamente ai cittadini americani. Secondo alcuni è un errore escludere il vaccino cinese, che, anche se realizzato con il metodo tradizionale del virus attenuato, tuttavia in questo momento è molto più avanti di tutti gli altri, avendo già da tempo iniziata la sperimentazione sull'uomo. Escludendolo, infatti si rinuncerebbe a utilizzare un prodotto che potrebbe far risparmiare tempo prezioso. Inoltre non sembra che si sia tenuto conto che i migliori risultati nascono da un'ampia condivisione dei dati e dalla collaborazione internazionale, senza discriminazioni. Un altro punto criticabile è di non avere considerato la collaborazione con le organizzazioni già operative che stanno finanziando la realizzazione di un vaccino, non sulla base di nazionalismi ma della qualità. Citiamo al proposito l'iniziativa dell'OMS che con altri gruppi ha formato il 24 aprile lo Access to COVID-19 Tools Accelerator per velocizzare lo sviluppo della diagnostica, della terapia e dei vaccini, garantendo un accesso equo a prodotti sicuri, di qualità, efficaci e convenienti e la Coronavirus Global Response fondata il 4 maggio dalla Commissione europea, per una raccolta di fondi, ai fini di preparare un vaccino anti COVID-19. Ma soprattutto molti ricercatori sono scettici sulla affermazione che si possa ottenere realmente, in così breve tempo, sia pure alla velocità di curvatura, un vaccino costruito e sperimentato pienamente nell’uomo e che garantisca l'assoluta sicurezza di somministrazione.

FONTE: J. Cohen U.S. 'Warp Speed' vaccine effort comes out of the shadows. Science May, 15, 2020

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