Istituto Allergologico Italiano

La mancanza di vitamina D potrebbe favorire l’asma nel bambino


Vitamina DUno studio recente, supportato dai National Institutes of Health degli USA ed eseguito presso il Brigham and Women's Hospital di Boston dal team di Erick Forno, ha messo in evidenza che la carenza di vitamina D nel bambino si associa con una maggior gravità dell’asma. Era già noto che un carente apporto di vitamina D durante la gravidanza si poteva associare ad asma nei primi anni di vita del bambino e alla presenza di alterazioni di tipo allergico (es. aumento degli anticorpi IgE). In questo studio sono stati considerati 616 bambini costaricani di età compresa tra 6 e 14 anni che venivano sottoposti ad un prelievo del sangue per il dosaggio della vitamina D (precisamente della forma circolante 25 – idrossivitamina D) e valutati per una serie di indici di allergia e di gravità dell’asma. In 175 bambini su 616, pari al 28%, sono stati trovati livelli insufficienti di vitamina D. I bambini con questo deficit avevano, rispetto a quelli normali, un aumento dei globuli bianchi eosinofili nel sangue circolante, un maggior numero di ricoveri per asma e un maggior consumo di antiasmatici nell’anno precedente e, infine, un aumento della reattività bronchiale aspecifica. Questo è per ora l’unico studio che evidenzia un rapporto tra mancanza di Vitamina D e una maggior gravità dell’asma e quindi dobbiamo attendere una definitiva conferma da parte di altre ricerche. Andrà, in particolare, verificato se le disagiate condizioni socio-economiche non possano essere per se la vera causa della maggiore frequenza di asma e parallelamente influiscano anche sulla mancanza di vitamina D. In questo caso, infatti, un maggior apporto vitaminico non risolverebbe il problema. Un altro punto da chiarire in futuro è se un maggior apporto di vitamina D durante la gravidanza potrà avere un effetto protettivo sull’asma del nascituro. Dobbiamo però ricordare che questo dato non sarà facile da ottenere perché gli studi in corso di gravidanza incontrano, per quanto riguarda la loro realizzazione, molte e opportune limitazioni di natura etica. I risultati di questa ricerca se saranno confermati potrebbero aprire importanti prospettive per la prevenzione e la terapia dell’asma del bambino. Dato che siamo ancora in attesa di una conferma da parte di ulteriori e più approfonditi studi, la notizia va considerata per ora del tutto preliminare e non deve lasciare spazio ad affrettate conclusioni e a pratiche terapeutiche del tutto premature.

Fonte: Brehm JM et al Am J Respir Crit Care Med. Serum vitamin D levels and markers of severity of childhood asthma in Costa Rica 2009;179:739-742, 765-771.