L'allergia ai crostacei (gamberetto, scampo, granchio, aragosta e astice) è abbastanza comune. Essa può provocare nei soggetti sensibilizzati una serie di sintomi cutanei e dell’apparato respiratorio, come l'orticaria, l'edema di Quincke, la congiuntivite, la rinite e l'asma. I sintomi compaiono immediatamente dopo aver ingerito l'alimento e possono durare due / tre giorni. Una piccola percentuale di allergici può avere dopo l'ingestione di crostacei una reazione molto grave, lo shock anafilattico. Questa grave reazione colpisce tutto l'organismo in pochi secondi e si manifesta con la caduta della pressione arteriosa, il vomito, la diarrea, un'ischemia coronarica e l’asma. Lo shock anafilattico, se non s'interviene immediatamente è pericoloso per la vita.
È naturale che nel timore di incorrere in una reazione allergica grave gli allergici ai crostacei vivano in uno stato d’ansia continuo. Una speranza però si è accesa per loro a seguito delle ricerche della dott.ssa Rosalia Ayuso della scuola di Medicina del Mount Sinai a New York. La dott.ssa Ayuso ha studiato un gruppo di bambini e di adulti con sicura allergia ai crostacei dimostrando che i bambini avevano livelli di anticorpi IgE specifici quattro volte maggiori degli adulti. Gli anticorpi del bambino erano anche molto più attivi nel legarsi agli allergeni dei crostacei, formando complessi con l’allergene molto dannosi all’organismo. Questi risultati indicano che l'allergia ai crostacei diminuisce con l'età e potrebbe, a lungo andare, guarire. È quindi importante che i soggetti con quest’allergia controllino periodicamente i test allergologici per verificare se essi hanno raggiunto la tolleranza.
Fonte: Greater epitope recognition of shrimp allergens by children than by adults suggests that shrimp sensitization decreases with age. Rosalia Ayuso et al. J Allergy Clin Immunol 125:1286 -1293; 2010
Fonte Immagine: Wikipedia, Astice fotografato dentro la Grotta di Nereo a 28 metri di profondità