Istituto Allergologico Italiano

Esposizione agli allergeni della camera da letto nelle case degli USA


FONTE: Palvi M e coll. Bedroom allergen exposures in US households. J Allergy Clin Immunol 2018,141, 1870–1879.

Le persone trascorrono molto tempo in camera da letto, quindi conoscere l’esposizione agli allergeni di questa camera è importante per lo sviluppo e l’andamento delle malattie allergiche.
Un team di ricercatori dell’NIH (National Health and Nutrition Examination Survey) ha studiato gli allergeni di 7000 camere da letto appartenenti a un campione rappresentativo a livello nazionale della popolazione statunitense. Oltre a analizzare gli allergeni lo studio ha considerato le caratteristiche dei partecipanti e degli alloggi, inclusi i fattori sociodemografici, regionali e climatici.
Sono state misurate con dosaggi immunologici le concentrazioni di 8 allergeni: della muffa Alternaria, (Alt a 1), dello scarafaggio (Bla g 1), del cane (Can f 1) del gatto (Fel d 1), degli acari della polvere (Der f 1, Der p 1), del topo (Mus m 1) e del ratto (Rat n 1) nelle camere da letto. Si è trovato che praticamente tutte le camere (99%) contenevano almeno 1 allergene e 74% ne avevano da 3 a 6. Inoltre in due terzi delle camere da letto è stato trovato almeno un allergene a concentrazione elevata (cioè tale da poter favorire la sensibilizzazione allergica). Gli allergeni ritrovati con maggiore frequenza erano quelli degli animali domestici e degli acari. Se nella casa erano presenti degli animali domestici il carico di allergeni era maggiore.
In dettaglio i risultati hanno evidenziato che gli allergeni più comunemente rilevati erano quelli di gatto (Fel d 1, 93,0%), cane (Can f 1, 86,7%) e topo (Mus m 1, 80,9%), seguiti dagli allergeni degli acari della polvere (Der f 1, 58,2%; Der p 1, 48,9%).
Quasi sempre le camere da letto contenevano più di un allergene e avevano alti livelli di allergeni; infatti più dei due terzi delle camere (72,9%) aveva almeno 1 allergene ad alta concentrazione e il 18,2% ne aveva 3 o più. Solo il 6,4% delle camere da letto aveva un carico di allergeni basso.
L’analisi demografica ed etnica dei dati ha indicato che i maggiori livelli di allergeni degli animali domestici erano presenti nelle camere da letto delle famiglie più abbienti, mentre i maggiori livelli di allergeni degli acari erano più comuni nelle famiglie a reddito medio, e i livelli maggiori dei tre allergeni di acaro, scarafaggio e topo erano prevalenti nelle case a basso reddito. I livelli di allergene erano anche associati all'età dei partecipanti e alla presenza di bambini nella famiglia. La presenza di bambini si associava ad aumento dei livelli di Der p 1 e di allergene del topo. Le camere da letto di case abitate da sole donne avevano più probabilità di avere livelli aumentati di allergeni di gatto e alternarla. I livelli di allergeni variano inoltre a seconda della regione e dei fattori climatici Livelli alti di allergeni degli scarafaggi erano più frequenti nei climi caldo-umidi e umidi / marini, in particolare nelle regioni meridionali. I livelli alti di allergeni degli acari della polvere Der p1 erano più frequenti nelle zone calde umide, mentre livelli alti di Der f 1 erano più frequenti nei climi caldi marini. Alti livelli di allergeni del cane sono stati riscontrati più frequentemente nelle case metropolitane, viceversa gli alti livelli di allergeni del gatto erano meno comuni nel centro delle grandi aree metropolitane. I livelli di allergeni degli acari della polvere diminuivano con l'aumentare del livello di urbanizzazione. Le case multifamiliari avevano meno probabilità di avere elevati livelli di allergeni, ad eccezione degli allergeni di topo e scarafaggio. Alti livelli di allergeni degli acari della polvere erano più frequenti nelle case più vecchie.
In conclusione è stato costantemente trovato che nelle case con animali domestici e acari, case mobili/roulotte, case vecchie e in affitto, e nelle aree non metropolitane l’esposizione domestica è verso un maggior numero di allergeni e con concentrazione più elevata. È anche emersa una significativa variabilità di esposizione in base a differenze etniche e regionali.
Questi dati, ottenuti in un ampio studio su base nazionale suggeriscono che la presenza di animali domestici e acari può fare una differenza significativa sulla concentrazione di allergeni domestici e conferma che la rimozione di animali domestici e parassiti dalla casa è una misura preventiva molto importante, anche se potrebbe non essere sempre facile farlo. Una bassa concentrazione di allergeni era piuttosto rara ed è stata associata a diversi fattori sociodemografici e abitativi.
Il dato più consistente e significativo di questa complessa ricerca è che gli allergeni sono stati individuati ovunque, praticamente in ogni camera da letto analizzata, e nella maggior parte di esse, gli allergeni erano presenti a livelli elevati. L’indicazione più importante dal punto di vista pratico è che le misure di prevenzione ambientale nei confronti degli allergeni domestici si devono focalizzarsi nella camera da letto.